Se apri un bed and breakfast in Lombardia, il breakfast può essere costituito solo da alimenti confezionati. Per fortuna abito in Lombardia, così è più facile che debba andare in un bed and breakfast di altra regione, dove magari le regole impongono un panorama meno asettico. Ma se proprio devo sceglierne uno lombardo, ovviamente cercherò qualcuno che trasgredisca la norma. Norma che sembra fatta apposta per affossare la qualità e gradevolezza dell'ospitalità nei bed and breakfast di questa regione.
E che fa parte di quelle norme che regolano la produzione e somministrazione di alimenti imponendo il massimo dell'igiene anche a discapito della bontà e del piacere che si possono avere solo entro un rapporto di fiducia e di complicità fra chi dà da mangiare e chi mangia.
Se un cuoco antipatico e sporco si infila la mano guantata sotto le mutande per grattarsi, il guanto di lattice che mi porgerà il piatto sarà sporco. Se una commessa disattenta e munita di camice e di cuffia starnutisce sopra il pane, il pane sarà umido del suo raffreddore.
Ma se una persona gentile mi accoglie in casa sua, e mi spiega che all'apertura del bed and breakfast era entusiasta di poter fare delle crostate di frutta per gli ospiti, ma non può più farle, ed è costretta a darmi i biscotti con le gocciole di cioccolato che tra l'altro io detesto, il pacco di biscotti che mi porgerà, non per sua colpa, sarà osceno.
Cari amministratori, forse ci avete messo tutta la vostra buona volontà, ma questa è l'oscenità della vostra ignoranza, del vostro limite, della vostra assuefazione a un progresso che sterilizza la vitalità della gente.
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