Riporto l’invettiva del mio amico trnql, atterrato due mesi fa mentre tornava sul suo pianeta, Bradicin, e ben presto ripartito. Prima di andarsene, mi ha affidato questa comunicazione per i terrestri.
Cari amici, la mia esperienza fra voi mi spinge a lasciarvi le mie impressioni di alieno, fatene ciò che volete. Stavo compiendo una missione quando per un imprevisto mi trovai nell’orbita terrestre, e decisi di avvicinarmi con cautela per dare un’occhiata. Scesi verso un punto del globo dove era notte fonda e sorvolai per un po’ una città.
Mi accorsi, troppo tardi, che intorno a questa si levavano numerose colonne di spesso fumo e finii per incapparvi. In seguito mi fu spiegato che i terrestri impegnati in attività produttive rilasciano i fumi delle lavorazioni a notte fonda per non fare una cattiva impressione sugli altri.
Purtroppo avevo anche un problema al radar, molto sensibile all’inquinamento elettromagnetico che c’è da voi, così persi del tutto il controllo della mia navetta. Recuperata all’ultimo momento la visibilità, improvvisai un atterraggio di emergenza su una pista che fortunatamente si trovava proprio lì accanto.
Ma quale orrore! Mentre atterravo mi sfrecciò di fianco ad altissima velocità un piccolo mezzo di trasporto su ruote, poi un altro un po’ più grande, poi un altro ancora più grande: forse spaventati o spinti dallo spostamento d’aria avvertito (non potevano vedermi per via del mio scudo invisibile) i tre si scontrarono e ne seguì un orribile massacro di lamiere e carni. Non potei far niente per loro, i veicoli si accartocciarono sui loro corpi per poi incendiarsi e i loro occupanti, legati con una piccola cintura, non avevano fatto in tempo a saltar fuori, data la velocità della corsa e la violenza dell’impatto. Cose dell’altro mondo.
Finii per capire che non si trattava di una pista di atteraggio, ma non comprendevo esattamente la natura di quel lungo nastro d’asfalto.
Il giorno dopo, in attesa che il computer di bordo riparasse i sistemi, feci un giro con la mia bolla mobile. Ero ancora sotto choc. Mi bastarono pochi minuti per rendermi conto della follia locomotoria che mi circondava. Da noi non si utilizzano mezzi così veloci per spostamenti di superficie. Noi camminiamo molto, utilizziamo cicli di vario genere e disponiamo di trasporti su rotaia per gli spostamenti più lunghi. Ma sulla terra sembra regnare un ritmo di spostamento forsennato e incredibilmente disseminato.
Osservando, compresi che, benchè la cosa paia del tutto incredibile nella sua assurdità antieconomica e sconcertante per i panorami emotivi e psicologici che suggerisce, probabilmente ogni singolo terrestre possiede un autoveicolo di sua proprietà. Inoltre queste navette su ruota viaggiano senza alcuna protezione, libere di sterzare a proprio piacimento, senza binari, con la sola restrizione delle complicate e numerosissime reti di piste asfaltate, un vero pazzesco groviglio che sembra circondare ogni cosa.
Come proiettili impazziti, i veicoli terrestri girano senza sosta in tutte le direzioni, ovunque, a velocità diseguali, e quel che è assolutamente strabiliante è che ciò avviene nonostante l’evidente coincidenza massiccia dei loro spostamenti: vanno in enormi, allungatissimi gruppi nelle stesse direzioni, negli stessi orari! I veicoletti sono una tale quantità che in molti casi rallentano o si fermano perché non trovano superficie sufficiente per scorrere; in più nelle città molte piste sono affiancate per chilometri da due cordoni di mezzi fermi, pronti a partire: ce ne sono più di uno per porta! Trovandosi tutti allo stesso livello, finiscono per fagocitare spazi qua e là, e quando poi si mettono in moto devono continuamente fermare la loro isterica corsa per lasciar passare quelli che incrociano, con gli errori e le confusioni che si possono ben immaginare.
Ascoltando le emittenti radiotelevisive terrestri ho riscontrato un'alta presenza di discorsi intorno a difficoltà di approvvigionamento e distribuzione dell’energia: ma certo! Come si può pensare di non averne, dovendo approvvigionare ogni giorno ogni singolo terrestre per spostarlo a destra e a sinistra in un suo personale mezzo di trasporto!
Per questo ho deciso di lasciarvi un prospetto dettagliato con tutte le indicazioni tecniche ed economiche relative al nostro sistema di trasporto pubblico integrato, che collega ogni punto del nostro pianeta in modo davvero efficiente. I nostri trenini fotovoltaici a cremagliera vanno tutti a velocità costante (40 km orari per i locali, 80 per le lunghe distanze) e sono composti da sottounità che raccolgono gli abitanti o le merci delle singole aree per poi agganciarsi alle unità maggiori. Solo nel caso di abitanti molto isolati esistono anche microunità che vengono a loro volta integrate nel treno principale.
Siamo abituati a questa che voi chiamereste lentezza, ripagati forse da puntualità, sicurezza, pulizia ed economia del mezzo, confortevole e utile alla socializzazione, ordinato e funzionale, capace di assumere la dimensione richiesta dal flusso reale di bradiciniani e di merci momento per momento. Se proprio abbiamo fretta, abbiamo i nostri velivoli, ma la vita quotidiana è regolata da un passo tranquillo, e chi desidera esprimersi nella velocità può farlo utilizzando numerosi veicoli diversi negli appositi stadi sportivi. La produzione dei trenini non arricchisce nessuno perchè arricchisce tutti, non cresce né descresce: il numero del personale impiegato nella produzione è costante, dato che si tratta semplicemente di fare manutenzione e rigenerare o talvolta sostituire i pezzi che invecchiano. Inoltre, i nostri trenini possono raggiungere le velocità stabilite dalle leggi, non possono superarle! Vi sembra strano? Se sì, fatevi delle domande.
Noi di Bradicin eviteremo d’ora in poi di sorvolare la vostra superficie, a maggior ragione di atterrarvi. Temiamo per la nostra sicurezza, ma soprattutto per voi: il vostro sistema rischia di distruggervi, economicamente e psicologicamente: il rancore interpersonale potrebbe continuare a crescere, se mantenete la proprietà individuale e diffusa di mezzi così veloci e pericolosi, come piccole potenti armi da guerra personali. Dal più pofondo del mio cuore di bradiciniano, vi auguro di trovare le sinergie per smantellare col tempo il costoso, conflittuale e sì, ridicolo, sistema di trasporto terrestre.
Nessun commento:
Posta un commento