mercoledì 20 aprile 2011
post magico
se avessi saputo che bastava postare la mia invettiva contro il nucleare perché il governo lo eliminasse dai suoi programmi (per ora), avrei postato prima. Peccato che, come tutti hanno capito, questo provvedimento serva esclusivamente a disincentivare la partecipazione delle persone ai prossimi referendum. Così l'acqua rimarrà in mano ai gestori privati che non hanno alcun interesse ad investire per migliorare la situazione dei nostri acquedotti, o per monitorare la salubrità delle acque che beviamo. Avranno invece molto interesse ad alzare i prezzi, se saranno regimi localmente monopolistici o, se invece la concorrenza sarà più presente, l'avranno a investire in campagne pubblicitarie che permettano loro di imporsi alla nostra attenzione, a noi, quote di mercato: sappiamo già che cosa vuol dire. Proposte via posta, via mail, via telefono, via cellulare, via qualunque infinita rottura di scatole che darà occupazione a nuovi schiavi di nuovi call center il cui ordine non sarà risolvere i nostri problemi, ma tutt'al più invogliarci a cambiare allacciamento. Ma sappiamo bene che il punto principale non è l'acqua, il referendum che non ci vogliono far votare è quello sul legittimo impedimento: se non andremo a votare, chi impedirà loro di continuare a squartare l'Italia secondo la dura legge del (loro) capitale?
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